La vera storia del genio che ha fondato McDonald's by Ray Kroc

La vera storia del genio che ha fondato McDonald's by Ray Kroc

autore:Ray Kroc [Kroc, Ray]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Business
ISBN: 9788822703538
Google: UBuzDQAAQBAJ
editore: Newton
pubblicato: 2017-01-11T23:00:00+00:00


Capitolo 10

Art Trygg era il mio più caro amico alla fine degli anni Cinquanta. Faceva parte dello staff del Rolling Green Country Club, dove cenavo spesso in quel periodo. Lo ingaggiai per scrivere le lettere commerciali per i nostri gestori, ma presto divenne il mio domestico e autista. Eravamo grandi amici e a cena avevo bisogno della rude ironia e della comprensione di Art, perché una nuova forza con un grande potenziale di disturbo aveva fatto irruzione nella mia vita: mi ero innamorato!

Lei si chiamava Joni Smith e viveva a St. Paul.

Ero andato al ristorante Criterion per incontrare il proprietario, Jim Zien, interessato a diventare un licenziatario McDonald’s. Durante la cena, però, ebbi difficoltà a concentrarmi sulla nostra conversazione a causa dell’elegante musica d’organo in sottofondo, che fece agitare e ballare il mio spirito di pianista a tempo con il suo ritmo vivace. Alla fine, Jim mi presentò l’organista.

Wow!

Rimasi inebriato da quella bellezza bionda, che, be’, era sposata. Dal momento che lo ero anche io, la scintilla scattata in seguito a quell’incontro di sguardi doveva essere ignorata, ma non avrei mai potuto dimenticarla.

Vidi spesso Joni nei mesi successivi, grazie al coinvolgimento di Jim Zien in McDonald’s, che mi fornì la scusa ideale per andare da lui. Passammo da brevi scambi di convenevoli, a suonare in duetti di piano e organo, fino a lunghe conversazioni a cuore aperto nelle quali le raccontavo le mie idee riguardo a McDonald’s e al suo futuro. Joni sapeva davvero ascoltare.

Jim Zien alla fine aprì il suo primo locale a Minneapolis e caso volle che assunse Rollie, il marito di Joni, come direttore. Ciò porto a lunghe consultazioni telefoniche tra me e Joni. Si trattava solamente di lavoro, ovviamente, ma l’affetto tra noi cresceva sempre più. Quando riagganciavo, ero tutto un formicolio, dalla testa ai piedi.

Quei sentimenti mi resero impossibile continuare a vivere con Ethel, perciò me ne andai dalla casa di Arlington Heights e mi trasferii in un appartamento a Whitehall. Il passo successivo fu chiedere a Joni di lasciare suo marito e sposarmi. Sapevo che per lei non sarebbe stata una scelta facile, perché entrambi eravamo stati educati a un profondo rispetto della religione, del decoro e della sacralità del matrimonio. Lei non riusciva a prendere una decisione, perciò decisi che a fare la prima mossa e divorziare sarei stato io.

Mi ricomprai la mia libertà da Ethel. A lei spettò tutto quel che avevo tranne le azioni di McDonald’s: la casa, la macchina, l’assicurazione, e 30.000 dollari all’anno per il resto della sua vita. Ero felice di pagarle gli alimenti; rispettavo Ethel, era una persona adorabile e una fantastica donna di casa, e volevo accertarmi che non avesse problemi economici. Il mio problema nell’immediato era quello di trovare i soldi per gli avvocati: 25.000 dollari per il mio e 40.000 per il suo. Avevo un solo modo per ottenere quel denaro: vendendo la Prince Castle Sales, la prima azienda che avevo lanciato come imprenditore. Harry Sonneborn mi aiutò a mettere a punto una compravendita grazie alla quale dei dirigenti di McDonald’s comprarono la Prince Castle per 150.



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